Buono Residenzialità

L’Opera Pia San’Anna – Casa Sordella aderisce alla misura “Buono Residenzialità” finanziata dal Programma Regionale Fondo Sociale Europeo Plus 21-27 per il sostegno all’inserimento di persone non autosufficienti in strutture residenziali a carattere socio – sanitario o socio assistenziale.

Il buono residenzialità consiste in una riduzione di € 600,00 mensili della retta per un periodo di 24 mesi e decorre dal primo mese successivo a quello in cui la domanda è stata accettata. Il buono verrà erogato direttamente alla Struttura: le fatture delle rette mensili evidenzieranno il contributo del “Buono Residenzialità” e l’importo mensile a carico dell’ospite sarà quindi al netto dell’importo del buono.

La domanda può essere presentata dall’ospite stesso, dal tutore legale, dal curatore, dall’amministratore di sostegno, dal coniuge, da un soggetto facente parte del medesimo nucleo famigliare, da un parente entro il primo grado. 

La presentazione delle domande è aperta dal 27/04/2023 andando sul sito www.sceltasociale.it. E’ necessario essere dotati di una identità digitale (carta d’identità elettronica, TS – CNS tessera sanitaria – carta nazionale, SPID). Tale identità digitale può essere riferita alla persona non autosufficiente (in caso di richiesta diretta) oppure al famigliare/tutore delegato a presentare la domanda. Alla domanda dovranno essere allegati diversi documenti tra cui il documento di riconoscimento, una delega (nel caso il richiedente non fosse il destinatario), un verbale UVG / UMVD.

La domanda per il buono residenzialità può essere fatta da:

  • persone anziane ultrasessantacinquenni non autosufficienti;
  • persone con disabilità non autosufficienti.

I requisiti necessari sono:

  • essere residenti in Piemonte;
  • essere ospiti della RSA in regime PRIVATISTICO e non ricevere alcun tipo di contributo;
  • essere in possesso di un I.S.E.E. sociosanitario in corso di validità inferiore a € 50.000,00;
  • essere sottoposti  a valutazione “multidimensionale” presso UVG o UMVD con l’attribuzione di un punteggio sociale non inferiore a 7.